Rilievi batimetrici
Rilievi batimetrici
Il rilievo batimetrico consiste di fatto nel rilevare un adeguato numero di punti aventi una terna di coordinate xyz (x = longitudine, y = latitudine, e z = profondità) con un GPS ed un ecoscandaglio integrati in un unico strumento.. Lo schema di navigazione prevede, in prima battuta, la circumnavigazione dell’intero lago stando il più possibile vicini alla riva (punti di navigazione costiera) e, in seconda battuta, la copertura dell’intera superficie con uno schema a rotte parallele (punti di navigazione interna) e perpendicolari tra loro andando a delineare una vera e propria rete di punti (cfr. immagine sottostante). Questa tecnologia offre notevoli vantaggi; calcolando infatti il GPS, oltre che le coordinate, anche la quota assoluta del trasduttore in tempo reale e con precisione centimetrica, diventa possibile, in abbinamento con i dati provenienti dall’ecoscandaglio, correggere automaticamente tutte le oscillazioni della superficie marina (marea, onde, sovralzo dovuto alla massa d’acqua spinta dal vento) durante il rilievo.
Gli ecoscandagli utilizzati sono di tipo idrografico con una precisione di 1-2 cm. La frequenza adottata è generalmente di circa 200 KHz; un buon compromesso per garantire una rilievo accurato del fondale con poca interferenza della colonna d’acqua. Il cono di emissione dello strumento è solitamente molto stretto per garantire una elevata risoluzione geometrica. È richiesta una frequenza di almeno un impulso (beam) per secondo. Per garantire la congruenza tra le misure di profondità e quelle planimetriche, l’ecoscandaglio viene posizionato in asse al ricevitore per la posizione planimetrica o alternativamente vengono calcolati i relativi off-set.
La restituzione ed elaborazione avviene direttamente su un Sistema Geografico Informativo (GIS): una volta restituiti i dati si procede alla loro “ripulitura” e alla costruzione del modello tridimensionale tramite appositi algoritmi di interpolazione. L’output finale delle elaborazioni sono le mappe batimetriche e le principali sezioni dell’invaso, oltre i dati fondamentali quali volume totale d’invaso e superficie.
L’utilizzo di un rilievo batimetrico consiste nella verifica del volume di un invaso artificiale, ovvero la sua massima capienza intesa come risorsa idrica da destinarsi all’uso irriguo, potabile, etc.. Tale valutazione è la capacità che possiede una diga di trattenere l’acqua fino che il livello del pelo libero non raggiunga la soglia di sfioro, oltre la quale l’acqua che affluisce viene comunque smaltita e non è più accumulabile.